Bilance per la grossa portata

Mar 19, 2025 | Guide e approfondimenti

Bilance per la Grossa Portata

 

Pese a ponte, sistemi ferroviari e pesatura dinamica

 

Cosa sono le bilance per la grossa portata

Le bilance per la grossa portata sono strumenti di pesatura progettati per misurare carichi nell’ordine delle tonnellate. A differenza delle bilance comuni da laboratorio o da banco, queste soluzioni industriali servono a pesare veicoli pesanti, container, materiali sfusi e altri oggetti di grandi dimensioni. Sono utilizzate in contesti come logistica, trasporti, cantieri, industrie pesanti, settore agricolo e gestione rifiuti, dove è fondamentale conoscere il peso di camion, vagoni ferroviari, silos o convogli di materiali.

Queste bilance di grande portata garantiscono misure accurate e sicure anche in condizioni ambientali gravose, permettendo di ottimizzare: carichi, rispettare limiti di legge e migliorare l’efficienza operativa. In questo articolo vedremo le principali tipologie di sistemi di pesatura ad alta portata:

  • pese a ponte per automezzi
  • pese ferroviarie
  • sistemi di pesatura dinamica
  • piattaforme extra-large

analizzandone il funzionamento tecnico, le specifiche, le normative vigenti e gli ambiti applicativi. Verranno inoltre illustrati i vantaggi concreti per l’utente finale e le best practice per installazione, utilizzo, manutenzione e taratura, per garantire prestazioni ottimali e conformità legale nel tempo.

 

Tipologie di sistemi di pesatura a grande portata

Quando parliamo di bilance ad alta portata, possiamo distinguere diverse tipologie di sistemi di pesatura progettati per scopi specifici. Ecco le principali categorie:

Pese a ponte per automezzi (bilance pesa camion)

Le pese a ponte – note anche come bilance ponte o bilance pesa camion – sono piattaforme di grandi dimensioni utilizzate per pesare autocarri, camion, bilici e mezzi d’opera stradali. Si tratta di veri e propri “ponti” installati a livello del suolo o sopraelevati, sui quali il veicolo viene posizionato per la pesatura dell’intero insieme (mezzo + carico).

Struttura: Una pesa a ponte è composta da una robusta piattaforma di carico (in acciaio o cemento armato) che poggia su più celle di carico (tipicamente 4, 8, 12 sensori, a seconda della lunghezza e portata del ponte). Le celle di carico convertono il peso applicato in segnale elettrico. Il tutto è collegato a un terminale di controllo elettronico che elabora i segnali e visualizza il peso sul display digitale. Spesso è presente anche un software di gestione collegato a PC, per registrare il peso ottenuto, stampare scontrini o integrare i dati nei sistemi informatici aziendali.

Portate e dimensioni: Le pese a ponte standard hanno portate usuali di 40, 60 fino a 80 tonnellate (nelle versioni standard, ad esempio GSP Bilance offre soluzioni fino a 80 t), con piattaforme modulabili in lunghezza (es. 8, 14, 18 metri o più, per ospitare anche autoarticolati). La divisione (grado di lettura) tipica è 10 kg o 20 kg, conforme alle classi di precisione previste (generalmente Classe III di precisione metrologica, adatta a pesature commerciali di media accuratezza). Esistono anche modelli personalizzati per portate superiori a 100 tonnellate (ad esempio per mezzi eccezionali), ma sono meno comuni.

Tipologie costruttive: Si distinguono pese a ponte fuori terra (sopraelevate) e interrate.

  • Le pese a ponte fuori terra sono installate sopra il livello del suolo su un basamento, con rampe di accesso alle due estremità. Hanno il vantaggio di un’installazione più rapida (non serve scavare una fossa profonda) e manutenzione più facile poiché accessibili dall’esterno; richiedono però più spazio per le rampe impattando sulla logistica di accesso alla pesa ponte

 

  • Le pese a ponte interrate, invece, sono montate in una fossa a filo pavimento: il piano di pesatura rimane al livello del terreno. Questo facilita il transito dei veicoli (che possono salire da qualsiasi direzione senza rampe) e ottimizza lo spazio in piazzale, ma richiede opere civili più complesse (scavo e drenaggio delle acque piovane) e un’attenzione particolare alla protezione da acqua e detriti nella fossa.

Varianti: Oltre ai modelli di cui sopra, esistono pese a ponte trasportabili (smontabili e riconfigurabili, utili ad esempio in cantieri temporanei) e soluzioni modulari che permettono estensioni. Alcune pese a ponte moderne integrano sensori digitali (celle di carico digitali) anziché analogici: ciò consente diagnostica avanzata e collegamenti diretti in rete. Sono disponibili anche accessori come display remoti a grandi cifre (visibili all’autista), sistemi semaforici, barriere e perfino telecamere per la lettura automatica delle targhe dei camion, utili nei sistemi di pesatura self-service o integrati con il controllo accessi.

 

Pese ferroviarie (bilance per vagoni e treni)

Le pese ferroviarie sono sistemi dedicati a pesare materiale rotabile su rotaia, quindi carri merci, vagoni ferroviari o interi treni. Il controllo del peso nei trasporti ferroviari è essenziale sia per motivi di sicurezza (bilanciamento dei carichi su assi e ruote, rispetto dei limiti di carico per asse imposti dalle normative ferroviarie) sia per finalità commerciali (determinazione della quantità di merce trasportata).

Configurazioni: Esistono diverse soluzioni tecniche per la pesatura su binario:

  • Bilance a binario integrato: sezioni di binario che incorporano celle di carico sotto le rotaie. In pratica un tratto di rotaia viene installato su piattaforme sensorizzate che misurano il peso del veicolo fermo sopra. Possono essere utilizzate durante le operazioni di carico/scarico dei vagoni: ad esempio, un carro cisterna può essere pesato vuoto e poi pieno per determinare la quantità caricata.

  • Pesa a ponte ferroviaria: concettualmente simile alla pesa a ponte per camion, è una grande piattaforma (o serie di moduli) installata sotto i binari in uno scalo, in grado di pesare interi vagoni o gruppi di vagoni. Spesso sono progettate per pesare asse per asse o carrello per carrello e sommare i valori, così da ottenere il peso totale del convoglio.

Portate e specifiche: Le portate in gioco dipendono dal tipo di materiale rotabile. Un singolo vagone merci può pesare decine di tonnellate (un carro merci carico spesso pesa 80÷100 ton complessive). Le bilance ferroviarie devono quindi sopportare carichi elevati e spesso misurare il peso di ciascun asse (es. 20 tonnellate per asse come limite comune, in linea con normative come la Direttiva EU 96/53/CE sui carichi per asse dei veicoli). La precisione dipende se la pesata è statica o dinamica (vedi sotto): in modalità statica si possono raggiungere accuratezze simili alle pese a ponte (errore di qualche decina di kg su decine di tonnellate), mentre in modalità di pesatura dinamica l’errore ammesso è maggiore.

Pesatura statica vs dinamica: Molte pese ferroviarie funzionano con il vagone statico e fermo sulla sezione di pesatura, per assicurare massima accuratezza (potendo rientrare nelle categorie di strumenti non automatici, soggetti a omologazione come le normali bilance commerciali). Tuttavia, esistono anche sistemi di pesatura dinamica su rotaia (vedi oltre) che permettono di pesare treni in movimento a bassa velocità: questi aumentano la produttività (non serve fermare il convoglio) a fronte di una tolleranza di misura leggermente superiore.

 

Piattaforme extra-large ad alta portata (bilance industriali a pavimento)

Oltre alle pese a ponte e sistemi per veicoli, esistono piattaforme di pesatura extra-large pensate per oggetti e carichi molto pesanti che non rientrano nelle categorie delle pesa a ponte per autocarri. Si tratta di bilance da pavimento di grandi dimensioni e alta portata, usate ad esempio per pesare pallet industriali sovradimensionati, container, big bag di materiali sfusi, macchinari, casse e imballi voluminosi, blocchi di marmo o pietra, coils e bobine, ecc. Pur non dovendo sostenere un veicolo intero, queste piattaforme devono gestire carichi puntuali elevati (anche con muletti o transpallet che vi salgono sopra).

Caratteristiche tipiche:

  • Dimensioni: possono avere piatti di carico molto ampi (ad esempio 2×2 metri, 3×3 metri o più) per ospitare comodamente grossi colli. Alcune piattaforme sono installate a filo pavimento (incassate) per facilitare la movimentazione dei carichi con carrelli e transpallet senza dover superare gradini; altre sono sopraelevate con rampe di accesso.

  • Portata: generalmente da 2–3 tonnellate fino a 10–20 tonnellate.
  • La divisione può essere nell’ordine di 1 kg o 2 kg per le portate minori, fino a 5–10 kg per le portate maggiori, in base alla precisione richiesta (classi III o IIII).
  • Struttura e sensori: impiegano almeno 4 celle di carico (una per ogni angolo) nelle versioni quadrate/rettangolari, collegate a un indicatore. Alcune versioni heavy-duty per carichi gravosi usano celle a compressione montate sotto strutture d’acciaio molto robuste, talvolta con più di 4 celle per distribuire meglio il peso. Il piano di carico è spesso in acciaio bugnato antiscivolo o rivestito, per resistere a urti e usura.
  • Installazione in ambienti industriali: queste bilance devono sopportare condizioni difficili (polveri, umidità, sostanze chimiche se in ambienti gravosi). Sono disponibili in acciaio inox per settori alimentare o chimico, anche con protezioni IP68/IP69K per lavaggi intensivi. Possono inoltre essere omologate ATEX per zone a rischio esplosione, se utilizzate ad esempio in ambienti con polveri combustibili o vapori infiammabili.
  • Uso tipico: controllo peso di materiali in ingresso/uscita (es. pesare pallet di merce in magazzino), confezionamento di grandi sacchi, dosaggio di materie prime su scala industriale (spesso integrandole in sistemi di riempimento), pesatura di rottami o rifiuti ingombranti in impianti di smaltimento, etc.

Dal punto di vista normativo, queste piattaforme rientrano negli strumenti di pesatura non automatici (NAWI) in quanto richiedono l’intervento di un operatore (ovvero qualcuno che posiziona il carico e legge il peso). Pertanto, se usate in ambito commerciale, devono essere dotate di approvazione CE-M ( strumento metrologicamente omologato ) e seguire le stesse regole di verificazione periodica delle altre bilance omologate. 

 

Funzionamento e specifiche tecniche delle bilance ad alta portata

Pur nella diversità delle tipologie, molti sistemi di pesatura a grossa portata condividono principi di funzionamento simili e componenti analoghi. Ecco alcuni approfondimenti tecnici trasversali:

  • Celle di carico: sono il cuore di quasi tutti questi sistemi. Le celle di carico (load cells) sono sensori, generalmente a estensimetro, che convertono una deformazione meccanica in un segnale elettrico proporzionale al peso applicato. Nei pese a ponte e piattaforme si usano spesso celle a compressione o a taglio in acciaio inox, con elevata capacità ( fino a 50 tonnellate ed oltre ). Possono essere analogiche (uscita in mV/V da collegare ad una scatola di giunzione e poi all’indicatore) oppure digitali (la cella include un convertitore A/D e comunica un segnale digitale seriale). In particolare le celle digitali facilitano le operazioni di calibrazione e identificazione di guasti (ogni cella comunica separatamente). Indipendentemente dal tipo, devono avere caratteristiche di buona linearità e ripetibilità e bassa isteresi per garantire un adeguato grado di accuratezza della misura. Inoltre sono protette per l’uso outdoor: tipicamente grado IP67 o IP68 (ermetiche all’acqua) per resistere agli agenti atmosferici.

  • Indicatori di peso e terminali: il segnale delle celle viene portato ad un indicatore elettronico. Il terminale visualizza il peso su display (LED o LCD) e spesso offre funzioni come tara semi-automatica (per detrarre il peso del veicolo vuoto), totalizzazione, gestione di ID veicolo, ecc. Nei sistemi moderni, il terminale può collegarsi a software per l’archiviazione dati, stampanti per ticket, oppure interfacciarsi con PLC o DCS per le automazioni industriali. Ad esempio, un terminale connesso permette di integrare la pesa a ponte nel sistema gestionale di un impianto di produzione o in un sistema logistico 4.0. 

 

  • Accuratezza e divisione: ogni bilancia ha una divisione d (anche detta e per le omologate) e una classe di precisione secondo normative OIML/EN. Le pese a ponte e piattaforme industriali di solito sono in Classe III (uso commerciale generale), che consente di avere da 2.000 a 10.000 divisioni. Ad esempio, una pesa a ponte da 60.000 kg avrà d = 20 kg (3000 divisioni). È fondamentale dimensionare la bilancia scegliendo la portata adeguata ma anche la risoluzione necessaria

 

  • Struttura meccanica e fondazioni: l’installazione di bilance di grande portata richiede adeguate opere civili. Ad esempio, pese a ponte e binari di pesatura necessitano di fondazioni solide in cemento armato, in grado di sostenere il peso dinamico dei mezzi (tenendo conto di fattori come carico per asse e eventuale frenata sopra la pesa). Le fondamenta devono evitare cedimenti che causerebbero errori o danni alle celle. Nel caso di pese interrate, è previsto un pozzetto drenante per l’acqua e canaline per i cavi. Le strutture metalliche sono spesso zincate a caldo o verniciate con cicli epossidici anti-corrosione, data l’esposizione continua alle intemperie e a sostanze come sale (nei piazzali in inverno). Anche per le piattaforme indoor, va valutato il piano di appoggio: il pavimento su cui è posizionata la bilancia deve reggere il carico concentrato proveninete dalle celle.

 

  • Software e integrazione: molte bilance per la grossa portata oggi sono inserite in sistemi informatizzati. Ad esempio, in un impianto di smaltimento rifiuti, la pesa a ponte è collegata a un gestionale che associa ad ogni pesata i dati del camion, il tipo di rifiuto, l’orario, e produce registri conformi alla normativa. Oppure in un sito produttivo, la bilancia invia il peso a un PLC che regola l’avanzamento di un nastro trasportatore (dosaggio a batch). Queste integrazioni migliorano l’efficienza operativa e riducono errori umani. 

 

Normative italiane ed europee di riferimento

Le bilance industriali ad alta portata sono soggette a importanti normative di metrologia legale, sia a livello europeo che nazionale, soprattutto quando vengono utilizzate per scopi commerciali o fiscali. Ecco i riferimenti principali:

  • Direttiva 2014/31/UE (NAWI) – riguarda gli strumenti per pesare a funzionamento non automatico, ovvero le bilance in cui è necessaria l’azione di un operatore per posizionare il carico e ottenere il risultato (come pese a ponte, piattaforme, bilance da banco, ecc. in modalità statica). Questa direttiva, recepita in Italia, sostituisce la precedente 90/384/CEE, e stabilisce requisiti essenziali di costruzione, precisione e conformità. Un produttore che rispetta tali requisiti può apporre la marcatura CE seguita da M (metrologia) e dall’anno, nota come omologazione CE-M, che indica che lo strumento è approvato per uso legale nel commercio.
  • Direttiva 2014/32/UE (MID) – riguarda gli strumenti di misura a funzionamento automatico (tra cui alcune categorie di sistemi di pesatura automatici: ad esempio selezionatrici ponderali, riempitrici gravimetriche, ecc., e include anche i sistemi di pesatura di veicoli in movimento se usati per scopi legali).
  • Norme EN e OIML: le direttive sopra citate sono supportate da normative tecniche come la UNI EN 45501. Per i sistemi di peso non automatici ( NAWI )questa norma definisce le classi di accuratezza (I, II, III, IIII), i criteri di errore massimo ammesso, test di temperatura, ecc.

  • Metrologia legale in Italia: l’utilizzo di una bilancia omologata per commercio comporta obblighi. In Italia, all’installazione di uno strumento CE-M in un luogo di utilizzo deve essere data comunicazione alla Camera di Commercio competente, e la bilancia deve essere sottoposta a verificazioni periodiche per mantenere la validità legale (tutela della “fede pubblica” nelle transazioni). Il decreto nazionale di riferimento è il D.M. 21 aprile 2017, n.93, che stabilisce le modalità e tempistiche delle verificazioni periodiche. Per pese a ponte, piattaforme e in generale strumenti NAWI, la verificazione periodica va eseguita ogni 3 anni.
  • Altre normative correlate: vanno considerati anche aspetti di sicurezza e installazione. Ad esempio, le pese a ponte devono rispettare norme di sicurezza strutturale (il progettista deve garantire che la piattaforma regga i carichi di progetto con adeguati coefficienti). In certi ambienti valgono normative specifiche: ad esempio quelle ATEX (atmosfere esplosive) ove le bilance devono rispondere a requisiti specifici e certificazioni specifiche, 

Inoltre, se la bilancia è parte di un processo di produzione regolato da standard di qualità (ISO 9001, ISO 17025 per i laboratori, ecc.), è consigliabile sottoporre la bilancia a tarature e controlli preventivi periodici per assicurare il corretto funzionamento dello strumento. 

Riassumendo, per chi acquista o gestisce bilance di grande portata destinate a rapporti con terzi (vendite, acquisti, conto terzi), è cruciale verificare che siano omologate CE-M, comunicarne l’uso agli enti competenti e effettuare regolarmente le verificazioni periodiche triennali. In caso di utilizzo solo interno (es. pesate di controllo in produzione), le omologazioni non sono obbligatorie, ma è buona prassi comunque mantenere gli strumenti tarati e farli verificare periodicamente per avere misure affidabili.

 

Ambiti applicativi e casi d’uso reali

Le bilance per grossa portata trovano impiego in molteplici settori industriali e commerciali. Di seguito alcuni dei principali ambiti applicativi e esempi di utilizzo reale:

  • Logistica e Trasporti: in centri logistici, interporti e aziende di trasporto, le pese a ponte sono indispensabili per pesare i camion in ingresso/uscita. Ad esempio, un corriere che trasporta pallet di merce può dover verificare il peso complessivo del camion per ottimizzare i carichi e rispettare i limiti stradali. Nei porti, i container su camion vengono pesati (in ottemperanza alla normativa SOLAS sulla massa lorda verificata dei container). Anche i terminal intermodali usano pese a ponte per controllare convogli stradali e talvolta ferroviari. Un caso d’uso tipico: pesatura prima e dopo il carico – un camion entra vuoto, viene registrata la tara del mezzo; poi dopo essere stato caricato viene nuovamente pesato e dal peso lordo si ottiene il peso netto caricato. Tutto ciò automaticamente con stampa di documenti di pesata per il cliente.

  • Industrie estrattive e cantieri edili: cave, miniere, cementifici, cantieri stradali utilizzano pese a ponte per autocarri per monitorare le materie prime. In una cava di inerti, ad esempio, i camion carichi di ghiaia o sabbia vengono pesati per sapere quanti metri cubi di materiale sono stati consegnati (convertendo il peso in volume tramite la densità). In un impianto di betonaggio, si pesa il camion betoniera per verificare la quantità di calcestruzzo caricata. Nei grandi cantieri, spesso installano pese a ponte mobili per la durata dei lavori, spostando poi l’impianto di pesatura a fine progetto.
  • Industrie manifatturiere pesanti: settori come siderurgia, metallurgia, produzione di macchinari, industria aerospaziale, etc., hanno necessità di pesare grossi semilavorati o prodotti finiti. Ad esempio, un’acciaieria peserà i coils di acciaio o le billette tramite piattaforme di pesatura extra-large. Un costruttore di impianti può usare piattaforme a pavimento per pesare grosse apparecchiature prima della spedizione (utile sia a fini di logistica sia di controllo di produzione). Nell’automotive, le scocche o i lotti di componenti vengono pesati per controllo qualità e spedizione.
  • Agroalimentare e Settore Agricolo: i silos di stoccaggio cereali sono spesso monitorati tramite celle di carico montate alla base (altra applicazione di pesatura di grande portata: il sistema silos con sistema di pesatura). Quando si caricano i camion di granaglie, la pesa a ponte verifica le tonnellate caricate per la fatturazione. Nelle cooperative agricole, i trattori con rimorchi vengono pesati per conteggiare i raccolti (grano, mais, barbabietole, uva, ecc.). Nel settore zootecnico, le pese a ponte pesano i camion di bestiame o i carri miscelatori (anche se per il dosaggio degli alimenti spesso si usano celle integrate sui sistemi di miscelazione).
  • Gestione Rifiuti e Ambiente: le discariche controllate, gli impianti di trattamento rifiuti, i centri di raccolta rottami metallici utilizzano pese a ponte e piattaforme per registrare il peso dei rifiuti conferiti o in uscita. Ad esempio, quando un camion porta materiale in un impianto di conferimento dei rifiuti, il costo di smaltimento viene calcolato in base al peso; la pesa a ponte metrologicamente omologata fornisce in questo caso il dato con valore legale. Analogamente, chi acquista rottami metallici paga a peso, quindi pesa i camion all’ingresso. Questi ambienti sono spesso molto gravosi (presenza di fango, materiali corrosivi, polvere), quindi le pese a ponte devono essere robuste, magari con protezioni particolari e frequente manutenzione per mantenerne l’efficienza
  • Cantieri e movimento terra: oltre alle pese a ponte tradizionali dotate di opere murarie, è possibile eseguire il controllo del peso di un automezzo di grossa portata attraverso l’utilizzo di sistemi  di pesatura portatili: piastre posate temporaneamente sull’asfalto che pesano un asse alla volta dell’automezzo consentendo di verificarne il non superamento dei limiti di legge. 

 

 

Vantaggi concreti per l’utenza finale

Investire in un sistema di pesatura di qualità comporta numerosi vantaggi per l’utente finale, sia esso un’azienda privata o un ente pubblico. Tra i benefici più rilevanti possiamo evidenziare:

  • Controllo dei Costi e Fatturazione Corretta
  • Conformità Legale e Normativa
  • Ottimizzazione Logistica e Produttività
  • Sicurezza Operativa e Qualità del Prodotto
  • Tracciabilità e Monitoraggio
  • Durata e Affidabilità nel Tempo

In definitiva, i sistemi di pesatura ad alta portata si ripagano non solo economicamente, ma anche in termini di professionalità e immagine: un’azienda che gestisce in modo preciso i propri pesi trasmette serietà e attenzione al dettaglio. Pensiamo a un autotrasportatore che consegna sempre il materiale con un report di pesatura certificato: il cliente finale avrà fiducia nei dati e nel servizio. Oppure un impianto di riciclaggio che documenta i pesi dei rifiuti smaltiti, dimostrando trasparenza. Tutto ciò costruisce reputazione e rapporto di fiducia lungo la filiera.

 

 

Best practice per installazione, utilizzo, manutenzione e taratura

Per sfruttare al meglio le bilance di grande portata e garantirne prestazioni costanti nel tempo, è fondamentale seguire alcune best practice in fase di installazione e durante l’utilizzo quotidiano. Di seguito, una serie di consigli tecnici e operativi:

 

        Scelta e installazione corrette:

  • Analisi preliminare del sito 
  • Allineamento e livellamento
  • Protezione cavi e collegamenti

    Utilizzo Giornaliero Consapevole:

  • Formazione degli operatori
  • Gestione della tara
  • Non sovraccaricare lo strumento
  • Ambiente circostante

    Manutenzione Preventiva e Pulizia:

  • Rimuovere detriti regolarmente
  • Ispezione delle celle e struttura
  • Lubrificazione e parti mobili
  • Aggiornamenti software

    Taratura e Verificazione Periodica:

  • Tarature interne regolari:
  • Verifiche di routine (check quotidiani)
  • Collaborare con enti accreditati:
  • Taratura dopo eventi eccezionali

    Documentazione e Procedure:

  • Manuali e registri
  • Aggiornamento normativo

 

Seguendo queste best practice, una bilancia per la grossa portata potrà operare per anni nelle migliori condizioni, garantendo precisione costante e lunga vita operativa. Un piccolo investimento in manutenzione preventiva e formazione si traduce in grandi risparmi evitando fermi macchina, multe o errori costosi. GSP Bilance fornisce non solo gli strumenti, ma anche un servizio completo di installazione chiavi in mano, formazione del personale e piani di manutenzione, per assicurare che ogni cliente sfrutti appieno il suo sistema di pesatura in totale tranquillità.

Le bilance per la grossa portata rappresentano un elemento cruciale in molti processi industriali e commerciali. Dalle pese a ponte per autocarri alle bilance ferroviarie, dai sistemi di pesatura dinamica alle piattaforme extra-large, ogni applicazione richiede competenze tecniche specifiche nella scelta, installazione e gestione dello strumento più adatto. Abbiamo visto come questi sistemi funzionano, le loro caratteristiche tecniche e gli obblighi normativi connessi – soprattutto in termini di omologazione metrica e verifiche periodiche – oltre ai molteplici benefici che apportano in efficienza, sicurezza e accuratezza nelle operazioni quotidiane.

In un contesto geografico come Torino, il Piemonte e tutto il territorio italiano, dove il tessuto industriale e logistico è molto sviluppato, disporre di un partner affidabile per le proprie esigenze di pesatura è un fattore strategico. Che siate un responsabile di produzione che deve pesare materie prime, un operatore logistico che deve controllare i bilici in partenza o un buyer che vuole assicurarsi di acquistare la giusta quantità di materiale, avere la giusta bilancia di grande portata fa la differenza tra un’operazione approssimativa e una gestione professionale.

 

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