Bilance industriali

Mar 27, 2025 | Guide e approfondimenti

Bilance industriali

 

La guida completa a tipologie, applicazioni e manutenzione

Le bilance industriali sono strumenti essenziali in numerosi settori produttivi, logistici e di laboratorio. Permettono di misurare con precisione pesi e masse di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, garantendo qualità, conformità e ottimizzazione dei processi. A differenza delle bilance domestiche o commerciali di piccola portata, le bilance industriali sono progettate per resistere a condizioni gravose (uso intensivo, ambienti polverosi o umidi, carichi elevati) senza compromettere l’accuratezza delle misurazioni.

In questa guida approfondiremo tutte le principali tipologie di bilance industriali – dalle bilance da laboratorio ad alta precisione alle piattaforme da pavimento per pallets, dai dinamometri per carichi sospesi alle bilance contapezzi – escludendo volutamente le bilance a grossa portata come le pese a ponte per automezzi (che verranno trattate in un contenuto a parte). Scopriremo i principi di funzionamento, gli ambiti applicativi, le normative di riferimento e le migliori pratiche per la scelta, l’installazione, la taratura e la manutenzione di sistemi di pesatura professionale. L’obiettivo è fornire informazioni utili e autorevoli a responsabili di laboratorio, tecnici di produzione, operatori di magazzino, buyer aziendali e tutti i professionisti che necessitano di soluzioni di pesatura industriale affidabili.

Cosa sono le bilance industriali e perché sono importanti

Una bilancia industriale è uno strumento di misura progettato per pesare oggetti e materiali in contesti produttivi o di controllo qualità. Questi dispositivi possono variare notevolmente per dimensioni, portata massima (peso massimo misurabile) e precisione, ma condividono alcune caratteristiche chiave:

  • Robustezza e durata: materiali costruttivi resistenti (acciaio, lega di alluminio, inox) e protezioni da polvere, acqua o urti (grado di protezione IP elevato) per operare in ambienti difficili.

  • Precisione e ripetibilità: utilizzo di sensori di peso ad alta sensibilità (celle di carico) e circuiti elettronici avanzati che garantiscono misurazioni accurate e costanti nel tempo, spesso con capacità di calibrazione fine.
  • Capacità variabili: esistono modelli per pesare pochi grammi (es. in laboratorio chimico) fino a diverse tonnellate (es. in reparto spedizioni o produzione), con diverse divisioni (la più piccola unità di peso che la bilancia riesce a indicare, ad esempio 0,1 g, 5 g, 50 g ecc.).
  • Funzioni avanzate: molte bilance industriali integrano funzioni come conteggio pezzi, calcolo della tara automatica, totalizzazione di più pesate, statistiche, allarmi di peso (sotto/sovrappeso), oltre alla connettività con sistemi informatici (porta USB, seriale, Ethernet, moduli wireless) per trasferire i dati di peso a PC, PLC, gestionali o stampanti di etichette.

Le bilance industriali sono fondamentali per assicurare la qualità e la conformità in svariate applicazioni. Ad esempio, nella produzione alimentare garantiscono che ogni confezione rispetti il peso indicato (evitando sanzioni e sprechi); nel settore farmaceutico permettono dosaggi accurati di ingredienti attivi; in logistica consentono di conoscere il peso delle merci per ottimizzare i carichi e i costi di trasporto; nei laboratori di ricerca misurano campioni con altissima precisione per analisi attendibili. In sintesi, ogni volta che vi è la necessità di misurare massa o peso in ambito professionale, una bilancia industriale adeguata è il presupposto per operare in modo efficiente, sicuro e conforme alle normative.

Tipologie di bilance industriali

Esiste una vasta gamma di bilance industriali, ciascuna pensata per specifici range di peso e utilizzi. Di seguito passiamo in rassegna le principali tipologie (escluse le soluzioni a grandissima portata come pese a ponte), con le loro caratteristiche e ambiti d’uso.

Bilance da laboratorio e di precisione

Le bilance da laboratorio sono strumenti ad altissima precisione, usati tipicamente in laboratori chimici, farmaceutici, orafi o di ricerca. Hanno portate basse (da pochi grammi fino a qualche chilogrammo) ma divisioni molto piccole, arrivando a leggere milligrammi o microgrammi nei modelli più avanzati. Queste bilance spesso sono dotate di piatti di pesata piccoli, cabine antivento (per le bilance analitiche) e funzioni come la calibrazione interna automatica. Pur rientrando nella categoria delle bilance industriali in senso ampio, sono destinate a un uso scientifico o di laboratorio, dove la massima accuratezza è prioritaria. Esempi: bilance analitiche 0,1 mg, bilance tecniche da laboratorio 0,01 g, microbilance.

Bilance da banco compatte

Le bilance da banco (o bilance compatte) sono molto diffuse in contesti industriali e commerciali per pesare oggetti di piccole-medie dimensioni direttamente su un banco di lavoro o tavolo. Tipicamente hanno portate dell’ordine di alcuni chilogrammi fino a 50-60 kg e dimensioni contenute. Offrono una buona precisione (divisioni da 0,1 g a 10 g a seconda della portata) e possono essere sia modelli semplici pesa-peso sia integrare funzionalità come il conteggio pezzi o il calcolo percentuale. Sono impiegate in reparti produttivi per dosare ingredienti, in magazzino per controlli spot del peso di confezioni, oppure in attività commerciali (es. mercato ittico o ortofrutta se omologate per uso legale). La loro versatilità le rende un “tuttofare” per moltissime applicazioni quotidiane.

Bilance da pavimento e piattaforme industriali

Quando si devono pesare carichi più ingombranti o pallet interi, si ricorre alle bilance da pavimento, costituite da piattaforme di pesatura a basso profilo installate a terra (o incassate a filo pavimento) su cui posare il materiale. Queste piattaforme hanno celle di carico robuste (spesso 4 celle agli angoli) e possono reggere portate da qualche centinaio di chilogrammi fino a 2-3 tonnellate (oltre tale soglia si passa alle pese a ponte, qui escluse). Le dimensioni del piatto variano (es. 1×1 m, 1,5×1,5 m, 2×2 m) per accogliere pallet, container o cumuli di merce. La precisione di solito è dell’ordine di 50 g o 100 g su portate di alcune tonnellate, sufficiente per scopi di logistica, controllo spedizioni, pesatura di fusti, sacchi, casse, ecc. Alcune bilance da pavimento sono dotate di rampe per facilitare la salita dei transpallet manuali. In ambienti alimentari o chimici si utilizzano versioni in acciaio inox e facilmente lavabili, per garantire l’igiene.

Bilance contapezzi

Le bilance contapezzi sono bilance elettroniche progettate specificamente per contare quanti pezzi identici compongono un lotto, sfruttando il peso medio unitario. Sono molto utilizzate nell’inventario di magazzino, nel confezionamento di parti (viteria, componenti elettrici, accessori) e in produzione per controllare rapidamente la quantità dei pezzi in una scatola o sacchetto. Una bilancia contapezzi funziona così: si pesa un campione noto di N pezzi per calcolare il peso medio unitario, poi posizionando l’intero lotto la bilancia divide il peso totale per il peso unitario e visualizza direttamente il conteggio dei pezzi. Questa operazione avviene in pochi secondi con un alto grado di accuratezza, eliminando gli errori e i tempi del conteggio manuale. Esistono contapezzi da banco per piccoli componenti (es. portata 30 kg con divisione 1 g, conteggio di viti, capsule, minuterie) e contapezzi industriali a piattaforma per lotti più pesanti (es. portata 300 kg con divisione 50 g, conteggio di parti meccaniche, kit assemblaggio). Spesso i sistemi contapezzi più completi impiegano due piattaforme: una di precisione per calcolare il peso unitario e una a maggiore portata per pesare l’intero lotto, garantendo così conteggi accurati anche con migliaia di pezzi.

Dinamometri e bilance sospese

Quando il materiale da pesare non può essere appoggiato su una piattaforma, ma deve essere sollevato, si utilizzano i dinamometri industriali (noti anche come bilance a gancio o bilance sospese). Si tratta di sensori di forza con gancio che vengono appesi, ad esempio, a una gru o carroponte: agganciando il carico al dinamometro, questo ne misura il peso mentre rimane sollevato. I dinamometri sono essenziali per pesare carichi voluminosi (container, sacconi, fasci di tubi, bobine) in ambienti come acciaierie, porti, cantieri o rottamai. Le portate vanno da poche centinaia di chili a svariate tonnellate (ad esempio dinamometri da 300 kg per piccole fustelle fino a dinamometri da 10 tonnellate per grossi carichi sospesi). La precisione varia dal mezzo chilo a qualche chilo, adeguata per i pesi in gioco. Molti dinamometri dispongono di telecomando e display wireless a distanza, per consentire la lettura sicura del peso dall’operatore a terra. La struttura è in acciaio ad alta resistenza, spesso con protezioni anti-sovraccarico, data la criticità di questi strumenti (devono sostenere il carico in sicurezza oltre a misurarlo).

Transpallet pesatori e sistemi di pesatura mobili

Per combinare la movimentazione delle merci con la pesatura, in magazzino si utilizzano i transpallet pesatori. All’apparenza sono normali transpallet manuali (sollevatori per pallet) ma integrano nelle forche un sistema di celle di carico e un indicatore di peso sul timone. Ciò permette di pesare un pallet mentre lo si sposta, senza doverlo portare su una piattaforma separata. I transpallet pesatori hanno in genere portate attorno a 2000 kg (sufficienti per un pallet standard) e precisione nell’ordine di 0,5 kg – 1 kg. Sono strumenti molto utili per spedizioni, inventari, verifica del carico in ingresso/uscita, perché fanno risparmiare tempo evitando doppi movimenti. Oltre ai transpallet, esistono anche sistemi di pesatura “on-board” per carrelli elevatori o mezzi d’opera: ad esempio kit di pesatura installati su pale gommate, escavatori o camion, che misurano il materiale movimentato (ghiaia, terra, rottami) durante le operazioni di carico. Questi sistemi mobili spesso utilizzano sensori di pressione o celle di carico sui bracci e sono tarati per fornire indicazioni di peso con buona approssimazione, utili per evitare sovraccarichi e ottimizzare le portate trasportate.

Bilance industriali ATEX

In alcuni ambienti industriali sono presenti atmosfere potenzialmente esplosive (presenza di gas infiammabili, vapori chimici o polveri combustibili, ad esempio in raffinerie, impianti chimici, aziende farmaceutiche o silos cereali). In questi casi le apparecchiature elettriche, bilance incluse, devono essere conformi alla normativa ATEX (direttive europee 2014/34/UE e 99/92/CE) per garantire che non inneschino esplosioni. Le bilance ATEX sono costruite con accorgimenti speciali: circuiti a sicurezza intrinseca, componenti antiscintilla, involucri antideflagranti, e devono essere certificate per l’uso nelle specifiche zone a rischio (es. Zona 1, 2 per gas; Zona 21, 22 per polveri). Qualsiasi tipologia di bilancia industriale vista sopra può avere la sua versione ATEX: esistono bilance da banco ATEX, piattaforme pavimento ATEX, dinamometri ATEX, tutte progettate per lavorare in sicurezza in ambienti pericolosi. L’installazione di sistemi di pesatura ATEX richiede competenze specifiche e il rispetto rigoroso delle classificazioni di zona e delle norme di sicurezza.

Tecnologia e funzionamento delle bilance industriali

Dal punto di vista tecnico, la maggior parte delle bilance industriali moderne è di tipo elettronico-digitale e si basa sulle celle di carico come sensori primari. Ecco i componenti e principi chiave di funzionamento:

  • Cella di carico: è il sensore che converte il peso in segnale elettrico. Le celle di carico più diffuse funzionano a estensimetri (strain gauge): quando viene applicato un peso, la cella (tipicamente una struttura metallica) si deforma elasticamente e gli estensimetri incollati ad essa cambiano resistenza elettrica. Questo cambiamento viene convertito in un segnale elettrico proporzionale alla forza peso. Nelle bilance da banco di solito c’è una singola cella (a piattaforma), nelle bilance da pavimento ve ne sono quattro (una per ogni angolo, collegate in ponte Wheatstone).

  • Indicatore di peso (terminale): è l’unità elettronica che elabora il segnale delle celle di carico, lo converte in un valore numerico di peso e lo visualizza su un display. L’indicatore consente anche di calibrare la bilancia (impostando lo zero e la sensibilità in base a masse campione), applicare tara, selezionare unità di misura (kg, g, lb…), memorizzare pesate e spesso è dotato di interfacce per collegamento a PC o stampanti. Nei modelli più avanzati può essere integrato con software per ricette, formule, statistiche di produzione, ecc.
  • Struttura meccanica e piatto di pesata: ogni bilancia ha una struttura che sostiene la cella e l’oggetto da pesare. Può essere un piatto di piccole dimensioni (in una bilancia da laboratorio), una piattaforma con telaio in acciaio (in una bilancia da pavimento) o un gancio con grillo (in un dinamometro). La progettazione meccanica deve garantire rigidità, bilanciamento e protezione del sensore. Ad esempio, le piattaforme hanno dispositivi anti-urto e limitatori di sovraccarico per evitare danni alle celle in caso di carichi eccessivi.
  • Calibrazione e tara: per funzionare correttamente, la bilancia deve essere calibrata usando pesi campione certificati. La calibrazione stabilisce la corrispondenza tra il segnale elettrico e il valore di peso visualizzato, assicurando accuratezza. Inoltre ogni bilancia consente di azzerare (mettere a zero il display) e di sottrarre la tara, ovvero il peso del contenitore o pallet, per ottenere il peso netto del materiale.
  • Alimentazione e portabilità: le bilance industriali possono essere alimentate a rete elettrica (220V) o, in molti casi, a batteria ricaricabile per poterle usare ovunque (ad esempio una bilancia portatile o un transpallet pesatore che lavora lontano da prese di corrente). La durata della batteria e la possibilità di ricarica rapida sono aspetti importanti per l’operatività continua.
  • Connettività e integrazione: un aspetto tecnologico sempre più richiesto è la capacità di trasmettere i dati. Le bilance moderne possono avere porte seriali RS232/RS485, USB, Ethernet LAN, moduli Wi-Fi o Bluetooth. Ciò permette di collegarle a software gestionali, PLC di automazione, sistemi di tracciabilità o stampanti di etichette/barcode. Ad esempio, in un magazzino si può integrare la bilancia con il gestionale per aggiornare automaticamente il database delle giacenze in base al peso, oppure in produzione collegarla a un dosatore automatico che interrompe il flusso al raggiungimento di un peso target.

Ambiti di applicazione delle bilance industriali

Le bilance industriali trovano impiego trasversale in moltissimi settori produttivi e dei servizi. Ecco alcuni ambiti tipici e come vengono utilizzate:

  • Industria manifatturiera e metalmeccanica: controllo del peso di componenti e semilavorati, conteggio pezzi in assemblaggi, dosaggio di materie prime (vernici, leghe, plastiche) per assicurare la corretta composizione dei prodotti. Bilance da pavimento pesano cassoni di materiale, dinamometri controllano il peso di grossi componenti sollevati in officina.

  • Settore alimentare e agroalimentare: dosaggio ingredienti nelle ricette (es. miscelazione di farine, spezie, liquidi), controllo del peso dei prodotti confezionati (verificando che rientrino nelle tolleranze di legge per i preconfezionati), pesatura di animali in allevamenti (bilance con piattaforme ribassate per bovini, ovini) e verifica delle rese. Si usano bilance inox facili da sanificare, eventualmente ATEX in molini o silos con polveri, e bilance omologate per vendita se il peso determina il prezzo (es. confezionamento formaggi a peso).
  • Chimica, farmaceutica e cosmetica: bilance di precisione per formulazioni in laboratorio e produzione (pesare reagenti, principi attivi, polveri), sistemi di pesatura in impianti (tramogge, serbatoi su celle di carico) per dosare liquidi o polveri in reattori e miscelatori. In ambienti con solventi infiammabili si richiedono bilance ATEX. La documentazione delle pesate e la calibrazione frequente sono critiche per la tracciabilità (esigenze GMP, Good Manufacturing Practice).
  • Logistica e magazzino: pesatura di pallet e colli in spedizione per dichiarazioni di peso nei documenti di trasporto o per calcolare il costo di spedizione. Transpallet pesatori e piattaforme da pavimento sono comuni nei magazzini. Inoltre, i corrieri utilizzano bilance per pacchi per tariffazione. In ingresso merci, controllare il peso serve a verificare se la quantità consegnata corrisponde all’ordinato (utile ad esempio nei rottami, granaglie, materiali sfusi).
  • Gestione rifiuti e rottami: pesatura di bidoni, cassoni e container di rifiuti per registrare quantitativi smaltiti (spesso richiesta da normative ambientali). In ecocentri e impianti di riciclaggio, piattaforme e pese veicoli misurano il peso dei mezzi a pieno e vuoto. Nel rottame, dinamometri su gru misurano il materiale movimentato.
  • Laboratori metrologici e di prova: utilizzo di bilance campione ad altissima precisione per tarare a loro volta altre bilance o pesare con incertezza nota masse campione. Queste bilance di classe superiore sono strumentali per tarature Accredia LAT e per studi scientifici.
  • Commercio e retail (settore non-industriale): vale la pena citare che esistono bilance omologate per mercati, negozi, supermercati, ma queste rientrano nella categoria bilance commerciali. In questo articolo ci focalizziamo su quelle industriali, tuttavia i confini possono sfumare: ad esempio una bilancia contapezzi da banco può essere usata sia in produzione sia in un negozio di ferramenta per vendere viti a peso.

Come si vede, la versatilità delle soluzioni di pesatura industriale fa sì che praticamente ogni azienda possa trarne vantaggio, sia per esigenze strettamente produttive, sia per controllo qualità o adempimenti normativi. La scelta corretta della tipologia di bilancia in base all’applicazione specifica è fondamentale per ottenere misure affidabili e semplificare il lavoro degli operatori.

 

 

Normativa metrologica e conformità delle bilance

Chi utilizza bilance industriali deve tener conto di alcune normative e obblighi relativi alla metrologia legale e alla sicurezza:

  • Uso legale in rapporto con terzi: se la bilancia viene impiegata per determinare il prezzo di una merce (vendita a peso) o per transazioni commerciali, deve essere omologata e certificata “CE-M” in base alla Direttiva Europea 2014/31/UE (strumenti di pesatura non automatici, nota come direttiva NAWI). In Italia questa direttiva è recepita e regolata dal D.M. 93/2017, che stabilisce anche l’obbligo di verifiche periodiche: in genere ogni 3 anni una bilancia in uso commerciale deve essere sottoposta a verifica da parte di laboratori metrologici abilitati, per assicurare che rientri nelle tolleranze ammesse. Operazioni come la taratura metrica iniziale e i sigilli sui dispositivi di taratura garantiscono che l’utente non alteri lo strumento dopo l’omologazione. Pertanto, un’azienda che utilizza bilance per vendere o acquistare merci a peso deve assicurarsi di acquistare strumenti omologati e di far eseguire puntualmente le verifiche secondo normativa, pena sanzioni e invalidamento delle misurazioni a fini legali.

  • Preimballaggi e controllo peso: sempre in ambito legale, se un’azienda produce beni preconfezionati (con peso dichiarato sull’etichetta), esistono precise normative (a livello UE la Direttiva 76/211/CEE e s.m.i.) che richiedono controlli statistici sui lotti per verificare che il contenuto medio rispetti quanto dichiarato e che gli scarti in difetto siano entro limiti tollerati. In pratica, bisogna dotarsi di sistemi di controllo peso (come selezionatrici ponderali automatiche o bilance di controllo) e attuare procedure di verifica periodica dei preimballaggi. Questo è cruciale nei settori alimentare e cosmetico: ad esempio, un produttore di pasta o di shampoo deve pesare campioni di confezioni per garantire di non vendere prodotti sottopeso rispetto a quanto indicato.
  • Norme di sicurezza e installazione elettrica: le bilance industriali, essendo apparati elettrici, devono essere installate a regola d’arte (rispettando le normative CEI, cablaggi a norma, messe a terra per evitare dispersioni). Inoltre, se integrano componenti su macchinari di processo, devono rientrare nei requisiti di sicurezza macchine (Direttiva Macchine). In contesti ATEX, come già accennato, è obbligatorio utilizzare strumenti certificati per la zona di impiego, e la non conformità può portare a gravi rischi oltre che violazioni di legge.
  • Qualità e tarature accreditate: pur non essendo un obbligo di legge generale, molte aziende certificate ISO 9001 o operanti in filiere alimentari (ISO 22000, BRC, etc.) devono dimostrare di controllare e tarare periodicamente gli strumenti di misura critici. Le bilance rientrano tra questi: è buona prassi (spesso formalizzata in procedure interne) eseguire tarature periodiche con strumenti campione certificati. Ci si può rivolgere a laboratori accreditati (Accredia LAT in Italia) per avere certificati di taratura riconosciuti, che attestino l’errore dello strumento e la sua incertezza di misura. GSP Bilance, ad esempio, dispone del laboratorio metrologico accreditato LAT N.321 per tarature di bilance: questo garantisce competenza e tracciabilità metrologica ai massimi livelli. Una taratura regolare e documentata permette di individuare derive o malfunzionamenti prima che impattino la produzione, e di dimostrare ai clienti o agli auditor che le misure di peso sono sotto controllo.

 

Come scegliere una bilancia industriale

Visti i tanti tipi e applicazioni, come si individua la bilancia giusta per le proprie esigenze? Ecco alcuni criteri chiave da considerare in fase di scelta:

  1. Portata e risoluzione: determinare qual è il peso massimo che dovrà misurare la bilancia e con quale precisione. Conviene scegliere uno strumento la cui portata superi di poco il peso massimo effettivo da pesare, in modo da avere la miglior risoluzione possibile. Ad esempio, se di solito si pesano sacchi da 25 kg, una bilancia da 30-50 kg con divisione 5 g darà misure più precise di una da 300 kg con divisione 100 g. Evitare sia di lavorare sempre al limite della portata (rischio di sovraccarico), sia di sovradimensionare troppo (perdendo precisione).

  2. Dimensioni e forma del piatto: valutare le dimensioni fisiche degli oggetti da pesare. Per piccoli campioni, serve un piatto ridotto (o un piattino concavo nel caso di polveri, liquidi in beuta, ecc.); per pallet o contenitori ingombranti, occorre una piattaforma ampia e magari ribassata. Se si pesano oggetti lunghi o di forma particolare, esistono anche soluzioni come barre pesatrici (due barre separate che fungono da bilancia modulare) o celle di carico da installare sotto strutture dedicate.
  3. Ambiente di utilizzo: analizzare il contesto: c’è polvere, acqua, necessità di lavaggi frequenti? In tal caso serve una bilancia con protezione IP alto (IP65, IP68) e struttura in acciaio inox. Ci sono vibrazioni o correnti d’aria? Forse serve un sistema con filtro di stabilizzazione o una cabina antivento (per pesate molto leggere). È un ambiente ATEX? Allora obbligatorio un modello certificato ATEX. La temperatura ambiente è stabile o varia molto? Le specifiche della bilancia indicano l’intervallo termico di uso entro cui mantiene l’accuratezza.
  4. Funzioni necessarie: identificare le funzionalità indispensabili: serve il conteggio pezzi? la totalizzazione di più pesate? delle soglie di allarme (checkweigher) per scartare prodotti fuori peso? la stampa di etichette con peso e codice? Ogni famiglia di bilance ha opzioni diverse. Ad esempio, se si devono imbustare 100 pezzi per busta, una bilancia contapezzi con allarme al raggiungimento del conteggio velocizzerà il processo. Oppure, per dosare ingredienti, può essere utile una funzione di riempimento (che avverte quando si è prossimi al target).
  5. Connettività e integrazione: considerare se la bilancia dovrà essere collegata a sistemi informatici o macchinari. Se bisogna registrare automaticamente i pesi su PC o inviarli a un PLC, assicurarsi che abbia l’interfaccia adeguata (RS232, Ethernet, protocollo Modbus/Profibus, USB, etc.) o la possibilità di upgrade con moduli. Per l’integrazione in sistemi Industria 4.0, alcuni costruttori offrono software o gateway IoT che consentono il monitoraggio remoto delle pesate e la diagnostica.
  6. Omologazione metrica: verificare se occorre una bilancia omologata per uso legale. Se sì, acquistare solo modelli che abbiano la conformità CE-M per la classe di precisione richiesta. Non tutti i modelli standard sono omologabili: spesso versioni diverse (e leggermente più costose) sono quelle destinate al mercato legale. Inoltre, prevedere i costi e i tempi delle verifiche periodiche successive.
  7. Assistenza e manutenzione: scegliere un fornitore o partner tecnico che offra assistenza post-vendita, tarature e ricambi. Le bilance, come tutti gli strumenti, possono guastarsi o perdere precisione nel tempo; è importante poter contare su tecnici qualificati per la riparazione e su un servizio di taratura periodica. Ad esempio, GSP Bilance offre contratti di manutenzione programmata e tarature periodiche in sito in Piemonte e in tutta Italia: un valore aggiunto che garantisce continuità operativa. Affidarsi a specialisti della pesatura industriale significa essere guidati nella scelta e seguiti durante tutto il ciclo di vita dello strumento, dalla installazione a norma fino alle verifiche di taratura annuali o triennali.

 

Manutenzione e taratura delle bilance industriali

Dopo aver installato la bilancia ideale, la sfida è mantenerla accurata e funzionante nel tempo. Una manutenzione adeguata non solo preserva l’investimento, ma assicura che le misure restino affidabili e conformi. Ecco alcuni aspetti fondamentali:

  • Installazione corretta: la vita di una bilancia comincia con un’installazione a regola d’arte. Ciò include posizionarla su una superficie piana e livellata (molte bilance hanno piedini regolabili e livella a bolla integrata), effettuare la calibrazione iniziale con pesi campione e, se necessario, fissarla o proteggerla in modo appropriato (ad esempio, fissaggi antiribaltamento per piattaforme grandi, gabbie antiurto attorno a bilance delicate in ambienti affollati).

  • Verifiche di routine dall’operatore: gli utilizzatori dovrebbero effettuare semplici controlli periodici: azzerare la bilancia e verificare che indichi zero a vuoto, pesare un peso noto (se disponibile) per vedere se il valore è plausibile, controllare lo stato dei cavi e connettori (soprattutto per piattaforme collegate a indicatori esterni), assicurarsi che sotto il piatto non vi siano detriti o corpi estranei che tocchino la struttura (causa frequente di errori nelle piattaforme a pavimento).
  • Pulizia regolare: tenere la bilancia pulita è importante. Polvere, residui di prodotto o liquidi infiltrati possono nel tempo alterare le misure o bloccare parti mobili. Nelle bilance da laboratorio si deve evitare l’accumulo di polvere all’interno della camera di pesata; nelle piattaforme pavimento vanno rimossi i depositi negli spazi tra piatto e telaio. Attenzione a utilizzare le modalità corrette di pulizia (panni umidi, aria compressa leggera, detergenti non corrosivi per l’inox) e a scollegare l’alimentazione se si pulisce con acqua.
  • Taratura periodica e aggiustamento: tutte le bilance tendono a derivare leggermente nel tempo a causa di fattori ambientali e meccanici (usura delle celle, variazioni di temperatura, urti accidentali). È dunque necessario programmare tarature periodiche, ad esempio annuali per bilance critiche o ad uso intenso, o biennali per bilance meno sollecitate (salvo diverse indicazioni normative). La taratura consiste nel confrontare la bilancia con campioni di massa certificati su vari punti della scala (es. 0%, 50%, 100% della portata) e regolare l’indicatore se i valori deviano oltre le tolleranze accettabili. Dopo la taratura, viene rilasciato un rapporto di taratura o certificato che documenta i risultati. Se la bilancia è usata in ambito legale, questa taratura interna non sostituisce la verifica periodica legale, ma è comunque consigliata per non arrivare a quest’ultima con strumenti fuori specifica.
  • Verifica periodica legale: come accennato, per gli strumenti soggetti a metrologia legale, è obbligatorio far eseguire la verifica periodica nei tempi stabiliti (tipicamente ogni 3 anni per bilance di classe III usate in commercio). Questa verifica può essere svolta da laboratori autorizzati o dai tecnici metrici della Camera di Commercio competente. Durante la verifica si controlla l’errore della bilancia con pesi certificati e si appongono nuovi sigilli. È vietato utilizzare strumenti scaduti di verifica in transazioni commerciali: organizzarsi per tempo con il proprio fornitore di servizi di taratura evita fermi macchina e non conformità.
  • Manutenzione straordinaria: in caso di guasti (es. la bilancia non accende, il display dà errori, una cella di carico è danneggiata) è importante intervenire tempestivamente. Molti fornitori offrono servizio di assistenza in loco: GSP Bilance, ad esempio, copre le province di Torino e tutto il Piemonte con tecnici che possono riparare o sostituire componenti rapidamente, minimizzando i tempi di fermo. Avere un contratto di assistenza o un referente fisso consente di ridurre al minimo l’impatto di eventuali rotture.

Un programma di manutenzione preventiva ben pianificato, combinato con le verifiche di taratura, prolunga la vita utile delle bilance industriali e garantisce che le performance restino allineate agli standard richiesti.

 

Vantaggi di sistemi di pesatura industriali efficienti

Investire nelle giuste bilance industriali e gestirle correttamente porta a numerosi benefici operativi:

  • Qualità costante del prodotto: pesare con precisione ingredienti e componenti significa produrre articoli conformi alle specifiche, riducendo scarti e reclami. Nel confezionamento, garantire il peso corretto evita di deludere i clienti (e di incorrere in sanzioni se il peso è sotto il dichiarato).

  • Efficienza e risparmio di tempo: automazioni come bilance contapezzi o sistemi di pesatura integrati velocizzano operazioni che manualmente richiederebbero ore. Un conteggio pezzi automatico in pochi secondi libera operatori per altre attività e riduce drasticamente il tempo di inventario o confezionamento.
  • Risparmio economico: prevenire errori di pesata significa anche evitare sprechi di materiale (pensiamo a un dosaggio eccessivo di una materia prima costosa per errore di tara) e ottimizzare i costi di trasporto (spedire alla giusta tariffa senza sovrappesi non dichiarati). Inoltre, mantenere tarata la bilancia impedisce di “regalare” prodotto in sovrappeso ai clienti sul lungo termine.
  • Conformità normativa e tracciabilità: con strumenti adeguati e certificati, l’azienda è sempre pronta ad affrontare audit e controlli: ogni lotto pesato può essere documentato, ogni bilancia ha il suo certificato di taratura aggiornato, i processi sono allineati alle normative. Ciò evita fermi produttivi forzati o multe dovute a strumenti non conformi.
  • Sicurezza sul lavoro: apparecchiature idonee (ad esempio bilance a piattaforma con protezioni, dinamometri testati per carichi oltre la portata nominale, bilance ATEX in zone a rischio) riducono il pericolo di incidenti, cedimenti strutturali o esplosioni. Inoltre, sapendo esattamente il peso di ciò che si movimenta, si prevengono sovraccarichi su scaffalature, carrelli o sollevatori.

In sostanza, una pesatura industriale efficiente e affidabile è un pilastro su cui costruire processi produttivi moderni. Affidandosi a strumenti di qualità e a partner competenti per supporto tecnico, le aziende ottengono un vantaggio competitivo in termini di precisione, rapidità e fiducia nei propri dati.

 

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